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al testo di Rosetta Sacchi
La Verit
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Voli dirottati viaggi annullati binari mai percorsi mari mai solcati Dell’Isola quel vago disegno tratteggiato a matita... di palloni aerostatici o di alianti, cosa n’è stato? Promesse … Ho sfiorato il cielo e al suolo l’impatto è stato violento ho sognato fino a quando non ho più visto dinanzi lidi azzurri Ho compreso ed ho pianto ho seminato nostalgie e rimpianti ho sbagliato pensando di stringere nel pugno l’Infinito La Verità? Nessuno possiede la Verità. Neppure tu. Io ho solo i miei errori, centuplicati ai tuoi occhi.
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Rosetta Sacchi
- 16/06/2023 08:52:00
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Grazie Angelo per la tua lettura, il tuo commento e le tue riflessioni che suscitano ulteriori riflessioni. Un caro saluto
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Angelo Naclerio
- 12/06/2023 20:38:00
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Profonda e riuscita questa incursione poetica sulla Verità, che nella duplicità degli sguardi si svela infine certezza di errori. Del resto ho letto che "Veritas" e "Verus", nel senso iniziale "ciò che è scelto poichè si distingue dal falso", deriva dal sanscrito "Vr, Var", da cui anche traggono origine Volere, volontà, scegliere, desiderare. Ma dalla stessa radice "vr" discese il greco εἴρων (eiron) che indica chi parla diversamente da quel che pensa, quindi insincero, finto, falso, ironico. (anche eresia viene da lì..). Scusa la divagazione etimologica e grazie molto per il bello stimolo a riflettere.
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Rosetta Sacchi
- 11/06/2023 17:55:00
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Grazie Giorgio per la tua lettura e la bellissima interpretazione. Sì, colgo a volo il tuo suggerimento. Resterò su questisola, ma non mi vedrà nessuno perchè nessuno saprà dove esattamente sono, tranne qualcuno, forse, che avrà la fortuna di trovarsi lì dove io sono in quel preciso momento. Un caro saluto!
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Rosetta Sacchi
- 11/06/2023 17:49:00
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Ciao Vincenzo grazie in particolare per questa lettura e per condividere il senso del mio testo. Grazie per tutti i tuoi commenti. Buona domenica, di quel che resta di questa domenica.
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Giorgio Mancinelli
- 11/06/2023 12:47:00
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La verità è che ci siamo persi, non so quando è accaduto né perché, allinizio forse eravamo solo distratti o forse eravamo di ritorno da qualche parte e non abbiamo più trovato Atlantide. Scomparsa, come tutto del resto quello che cera, non solo di noi. Ora non ricordo nemmeno se eravamo in compagnia di qualcuno, che a un certo punto era scomparso, annullato dentro di noi. O forse stavamo cercando qualcuno, ma chi? Ricordo dessermi affacciato a una finestra sul mondo, e non vi ho trovato nessuno, chissà doverano andati tutti quanti? Ora son solo, sullisola non cè nessuno, no aspetta ci sono io che non cercavo nessuno. E forse per questo che quando mi sono voltato, lho vista, la verità camminava dietro di me.
Ciao Rosetta, se ti sei persa nei meandri di questa società artata forse è meglio continuare a immaginarla lAtlantide, sarà comunque la tua isola perché lhai meritata. Ma non dirlo a nessuno. Con affetto GioMa
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Vincenzo Corsaro
- 09/06/2023 17:39:00
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Molto bella la tua poesia. La sento pure mia perché ho avuto gli stessi vissuti, isola e verità comprese. Ciao:)
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